Non esiste una risposta unica e valida per tutti, ma una cosa è certa: il sesso, quando è desiderato e vissuto con intimità, rappresenta un tassello fondamentale nella dinamica di coppia.
Non solo per il piacere in sé, ma per ciò che genera: connessione, complicità, rilascio emotivo, benessere psicofisico.
Eppure, non tutte le coppie vivono il sesso allo stesso modo. In alcune è centrale, in altre meno.
Ma può davvero una relazione funzionare senza intimità sessuale? Quando è sintomo di un problema, e quando invece fa parte di un equilibrio nuovo, condiviso? Proviamo a capirlo.
Perché il sesso è importante in una relazione
1. Rafforza il legame emotivo e fisico
Fare l’amore stimola il rilascio di ossitocina, serotonina e dopamina: ormoni coinvolti nella regolazione dell’umore, dell’attaccamento e del piacere. Questo scambio chimico non è un dettaglio: è il motivo per cui, dopo il sesso, molte persone si sentono più rilassate, serene, connesse.
Secondo l’Istituto Kinsey, l’attività sessuale regolare all’interno di relazioni consensuali e soddisfacenti ha un impatto positivo sulla salute mentale e sulla qualità della vita.
2. Contribuisce al benessere fisico
Il sesso comporta benefici documentati per la salute: abbassa i livelli di cortisolo (ormone dello stress), favorisce il sonno, migliora la circolazione e stimola il sistema immunitario.
Alcuni studi hanno evidenziato come una maggiore frequenza di rapporti sia associata a una riduzione della pressione sanguigna e, negli uomini, a un minor rischio di patologie alla prostata (JAMA, 2004).
Per le donne, una vita sessuale soddisfacente può favorire la regolazione del ciclo mestruale e contribuire al tono del pavimento pelvico, soprattutto attraverso orgasmi regolari, attivando muscoli simili a quelli degli esercizi di Kegel.
3. Ha un ruolo nella costruzione dell’identità condivisa
Fare l’amore è anche comunicazione non verbale. Attraverso il desiderio, il contatto, la reciprocità, la coppia costruisce uno spazio di riconoscimento che va oltre le parole.
Quando questo spazio viene meno, non sempre è un problema. Ma può esserlo se nessuno riesce più a sentirsi desiderato o desiderante.
Quando l’assenza di sesso segnala un disagio (ma non sempre)
Ci sono fasi della vita in cui il desiderio si affievolisce: stress, malattie, gravidanza, menopausa, lutti, disaccordi. In certi casi, però, la mancanza di rapporti può diventare un campanello d’allarme. Alcuni segnali a cui prestare attenzione:
- Si evitano contatti fisici prolungati, anche fuori dal sesso
- Si percepisce fastidio o indifferenza quando si parla di intimità
- C’è disallineamento profondo nel desiderio, vissuto come colpa o rifiuto
Non esiste una “frequenza giusta”, ma quando l’assenza di sessualità genera frustrazione, solitudine o distanza emotiva, è utile fermarsi e confrontarsi.
Attenzione: ci sono relazioni che funzionano anche senza sesso. Esistono coppie asessuali, o unioni che, pur senza intimità fisica, si basano su forme forti di complicità, affetto, e visione comune. La differenza la fa la reciprocità del sentire.

Intimità ≠ solo sesso: il bisogno di connessione emotiva
Parlare di sesso nella coppia implica anche parlare di intimità, cioè di quella vicinanza emotiva che si costruisce nel quotidiano: sguardi, tenerezza, confidenze, ironia, supporto. In molte relazioni in crisi, è proprio questa dimensione a venire meno prima ancora del desiderio fisico.
Il sesso può ravvivare la passione, ma è l’intimità che tiene insieme due persone nel tempo.
Differenze di desiderio e dinamiche relazionali
Non sempre entrambi i partner hanno lo stesso livello di desiderio, e questo può generare tensioni. Un esempio comune: “mio marito vuole fare l’amore tutti i giorni e io no“.
Queste situazioni richiedono comunicazione aperta e non giudicante. Esplorare insieme le aspettative, senza colpevolizzazioni, può aiutare a trovare un nuovo equilibrio, anche attraverso il supporto di un terapeuta.
Allo stesso modo, cali del desiderio improvvisi o persistenti possono avere cause mediche (ormonali, neurologiche) o psicologiche (stress, traumi, depressione). Non vanno mai banalizzati.
Cosa fare se nella tua relazione manca il sesso
Prima di pensare che “non c’è più amore”, chiediti:
- Come vivete il contatto fisico in generale?
- Ne avete mai parlato apertamente?
- Ci sono eventi recenti che hanno cambiato il vostro modo di stare insieme?
Se c’è spazio per il dialogo, è da lì che si comincia. In alcuni casi, confrontarsi con uno/a psicoterapeuta o sessuologo/a può aiutare a chiarire cosa si desidera, cosa si teme, cosa è cambiato.
E se invece vi state rendendo conto che l’intimità è venuta meno da troppo tempo, senza un sentire condiviso, è legittimo anche porsi domande più profonde: siete ancora una coppia o due individui che condividono abitudini?
In sintesi
Il sesso non è il termometro assoluto dell’amore, ma spesso ne è un riflesso. Conta quando è desiderato, cercato, vissuto in modo autentico. Non è solo una questione di ormoni o di prestazione, ma di connessione.
E soprattutto, conta che sia il frutto di una scelta consapevole, e non di un automatismo o di una rinuncia silenziosa. Perché una relazione si costruisce anche così: decidendo insieme come abitare l’intimità, in tutte le sue forme.