Chiedete a qualunque ragazza, donna, sposata o no, libera o impegnata, quanto sia faticoso dire no in modo gentile a un ragazzo o uomo del quale non hanno interesse. Ve ne diranno di cotte e di crude. Molte donne vivono questa fase come un’agonia. Hanno un sesto senso particolare: tendono a rendersi conto dell’interesse di un uomo, a meno che questo non sia talmente mascherato da risultare neutro e sterile (in tutti i sensi).
Il sessismo, cioè vedere la donna come puro oggetto sociale, fa credere a molti ragazzi che la ragazza sia disponibile sempre e per forza. In questa società pornificata, non sono pochi quelli che confondono il sesso con la pornografia, con una tendenza che ha dell’irrazionale, a prima vista, nella popolazione più giovane. In uno studio sociologico della Stanford University è stato dimostrato che più gli uomini vedono messa in pericolo la loro mascolinità, più agiscono da macho, compensando la perdita rappresentata dalla prima situazione. Nel caso del rifiuto, un aumento di testosterone cerca di compensare la situazione negativa. La ricerca specifica ha dimostrato che questa risposta compensativa era dovuta a un aumento del testosterone, che li portava ad essere più assertivi e mascolini: ad esempio appoggiare azioni violente come le guerre, esprimere giudizi tranchant sull’omosessualità. Secondo i ricercatori i livelli di omofobia erano praticamente raddoppiati nel giro di un breve periodo grazie al picco di testosterone.
Questo modo di fare spiega perché spesso gli uomini che subiscono un rifiuto si sentano in qualche modo minacciati nell’espressione della loro mascolinità. Molte ragazze non perdonano l’insistenza, ma soprattutto l’essere insultate a colpi di “zoccola”, “vacca” e altre simili amenità. In questo caso gli studiosi ritengono che gli uomini rispondano a queste situazioni, esagerando i comportamenti.
Ad esempio: se una donna li rifiuta, tendono a rifarsi vantandosi di averne avute molte di più oppure usano la forza (spesso la violenza) e cadono nell’insicurezza. Un esperimento preciso ha dimostrato che i soggetti sui quali veniva messa in dubbio la loro mascolinità (per esempio facendogli notare che non fossero forti fisicamente) reagivano allo stesso modo: essendo più violenti, parlando di rapporti sessuali del passato, esibendo caratteristiche fisiche a compensazione (ad esempio l’altezza). Sembra proprio, insomma, che a dispetto delle credenze gli uomini agiscano sempre per compensazione, ogni qualvolta si sentano minacciati. E il rifiuto di una donna viene vissuto in questo modo. Come una negazione del loro ruolo di maschi, per cui spesso si risponde così.
Perché ne ho digeriti abbastanza