L’innamoramento è come un elisir, fa sentire più giovani e anche un po’ più sciocchi. Da innamorati si fanno cose che a mente fredda uno nemmeno penserebbe di fare. A volte, però, col tempo che passa, diventando più esperti o esperte (non c’è distinzione di sesso in questo) ci si rende conto che non ci si innamora più come prima o che forse l’innamoramento è svanito. Dicono sia normale in un rapporto di coppia di lunga data, ma non dovrebbe essere così. Ci si innamora sempre di meno, a dispetto del fatto che vorremmo rifarlo, almeno un’altra volta. Forse capita per questi motivi.
A volte dipende dal condizionamento sociale e dalle gratificazioni che ci porta questa vita quotidiana. Sembra di vivere in un mondo dove bisogna avere tutto subito, adesso e che non abbiamo più tempo per abbandonarsi e scivolare lentamente. Spesso però le gratificazioni istantanee nascondono un contrappasso, sono fatte di scarsa qualità e non durano. Certe volte non ci innamoriamo perché non siamo emozionalmente pronti: nascondiamo i sentimenti, siamo timorosi di esternarli, preferiremmo prendere tutto alla leggera, facendo finta di non provare nulla. Ma non si può essere sempre asettici, a volte occorre lasciarsi andare. Spesso si ha paura di prendere un impegno, di assumersi delle responsabilità, di rompere con il quotidiano, di abbandonare il terreno conosciuto per paura di rimanere a piedi, isolati, su un sentiero che non conosciamo. A volte il nostro ego è così forte, che non pensiamo agli altri. Ci si innamora in due preferibilmente e dallo scambio nascono delle interazioni positive. Ma se pensiamo sempre a noi stessi, se abbiamo sempre quell’io dentro la testa è difficile aprirsi ai desideri e ai bisogni degli altri.
Spesso si ha paura del passato. Vecchie storie che rimangono fisse nella nostra testa, schematismi che riemergono e non ci fanno apprezzare le qualità di una persona come vorremmo, perché temiamo che sia simile a quell’altra che ci aveva ferito. Questo modo di fare è anche pericoloso: idealizziamo una figura di amante perfetto che non esiste. Alziamo troppo i nostri standard e pretendiamo che una persona sia esattamente come vorremmo che fosse, quando in realtà il fatto che non potrebbe essere così è già un successo perché porta sorpresa. Nessuno è perfetto e l’innamoramento serve a livellare i difetti ed esaltare i pregi, perché per la persona che amiamo e che ci ama, noi siamo quella persona lì, la persona scelta.