Svegliarsi presto è un obiettivo ricorrente nei percorsi di crescita personale, ma anche un’abitudine concreta che può cambiare radicalmente la giornata.
Significa ritagliarsi tempo per sé, ridurre lo stress mattutino, aumentare la produttività e cominciare la giornata con uno slancio diverso.
Eppure, riuscirci non è affatto semplice: ci sono ostacoli, cause spesso nascoste, e soprattutto bisogni differenti da persona a persona.
Quello che segue è un percorso ragionato e adattabile, non un decalogo da seguire alla lettera. Scopri cosa può funzionare davvero per te.
Parti da un perché
Nessuna abitudine regge a lungo se non ha un senso profondo. Se vuoi svegliarti presto, domandati cosa ci guadagni. Vuoi tempo per leggere, meditare, allenarti, lavorare senza distrazioni? Vuoi sentirti più in controllo della tua giornata?
Avere un obiettivo motivante ti aiuta a sopportare le difficoltà iniziali e a trasformare uno “sforzo” in una scelta. La disciplina viene dopo: prima serve un perché chiaro.
Capire perché non ci riesci
Se ogni tentativo che hai fatto finora è fallito, forse il problema non è la sveglia ma ciò che la precede. Alcune cause comuni:
- Sonno insufficiente o irregolare
- Abitudini serali dannose (troppo display a luce blu, alcol, pasti pesanti)
- Ansia o stress che rendono difficile addormentarsi
- Disallineamento del ritmo circadiano (cioè il tuo orologio biologico è settato su altri orari)
Non tutti hanno lo stesso cronotipo: c’è chi naturalmente tende ad attivarsi più tardi. In questi casi, più che forzare, conviene adattare gradualmente il proprio ritmo.
Errore | Soluzione |
---|---|
Vado a letto tardi e mi sveglio stanco | Anticipa l’orario poco alla volta, 15 minuti al giorno |
Uso il telefono fino a tardi | Stacca gli schermi un’ora prima di dormire |
La sveglia non funziona! | Prova sveglie luminose o app con risveglio intelligente |
Preparati a un sonno di qualità
Il problema non è solo quando vai a letto, ma come. La qualità del sonno influisce direttamente sul risveglio. Alcuni accorgimenti utili:
- Evita caffeina e stimolanti almeno 6 ore prima di dormire
- Riduci l’esposizione a luce blu (smartphone, TV) un’ora prima di coricarti
- Crea un rituale serale rilassante: lettura, musica tranquilla, stretching. La lettura di un libro cartaceo o un e-reader (non tablet) stanca gli occhi e favorisce subito il rilassamento.
- Spegni tutto: anche solo la luce di standby può disturbare il sonno profondo. Un ottimo trucco è quello di tenere distante il cellulare, cioè non sul comodino.
Se il tuo sonno è più sano, il corpo si risveglierà con più facilità e lucidità.
Procedi per gradi: svegliati prima poco alla volta
Uno dei motivi per cui molti mollano è voler cambiare orario in un solo colpo. Invece, è molto più efficace un approccio progressivo. Sposta la sveglia di 15-30 minuti ogni 3-4 giorni e anticipa gradualmente anche l’orario in cui vai a dormire. Aggiusta la routine serale, dando al corpo tempo per adattarsi. Anche una differenza di 15 minuti può fare la differenza, se consolidata.

Prepara la giornata in anticipo
Organizza la mattina la sera prima: vestiti pronti, colazione già pensata, agenda definita. Ridurre le decisioni appena alzati, rende il risveglio più fluido. Se puoi, inserisci anche impegni stimolanti all’inizio della giornata: un appuntamento, un progetto, qualcosa che ti faccia alzare con voglia.
Usa la sveglia in modo intelligente
Se ti alzi e la spegni per poi tornare a letto, è come non averla. Prova così:
- Mettila lontano dal letto: ti obbligherà ad alzarti fisicamente. Al 99% userai lo smartphone. E se segui esempio già dato per il sonno non dovrebbe essere difficile.
- Imposta una serie di allarmi progressivi (es. 3 a distanza di 5 minuti)
- Usa suoni graduali o sveglie luminose che simulano l’alba. Gli smartphone moderni alzano il livello del volume, se la sveglia non viene fermata.
- Puoi adottare la modalità “sonno”, che disattiva le notifiche dalla notte e ti avvisa di quando devi andare a dormire.
Sperimenta finché trovi quello che funziona con il tuo corpo e la tua mente.
Associa al risveglio un’abitudine piacevole
Una tecnica efficace consiste nel creare un rituale immediato post-sveglia che ti dia conforto o piacere. Potrebbe essere una doccia seguita dal caffè. Oppure della meditazione o scrivere qualcosa sulla giornata precedente (journaling). O ancora uscire a digiuno a fare una passeggiata, per prendere aria, luce naturale e godersi il silenzio che precede il caos mattutino.
Così facendo, l’idea del risveglio non è più collegata allo sforzo, ma a qualcosa di gradevole.
Allena la mente (anche di sera)
La parte più difficile spesso non è fisica, ma mentale. Prima di dormire, prova a “darti il comando”:
Domani mi sveglio alle 6:30 e ho voglia di iniziare bene.
Sembra banale, ma l’auto-suggestione aiuta a creare un’intenzione chiara. Se fatichi ad addormentarti, meglio respirare lentamente, lasciare andare i pensieri, spegnere le notifiche, e accettare che non serve “sforzarsi” per dormire. Il sonno arriva, se lo inviti.
Se non riesci, non forzare: adatta il metodo a te
Ci sono giornate più pesanti, stagioni che ci rendono più lenti, fasi della vita che richiedono flessibilità. Dormire bene è più importante che alzarsi presto. Se per un periodo senti il bisogno di dormire di più, ascoltati.
Svegliarsi presto ha senso se ti fa stare meglio, non se ti trascini stanco e frustrato.
La costanza vince sull’entusiasmo iniziale
Il vero obiettivo non è alzarsi presto un giorno, ma costruire una routine che funzioni ogni giorno, anche nei weekend. I cambiamenti stabili richiedono tempo: alcuni studi suggeriscono che occorrono circa 66 giorni per trasformare un comportamento in abitudine.
Sii paziente, non pretendere la perfezione, ma tieni la direzione. Se salti una mattina, non è un fallimento: è parte del percorso.